venerdì 15 febbraio 2013

L'emozione della .... solidarietà!



Il Centro Nazionale per la Bontà nella Scuola ha promosso, per l’anno scolastico 2011-2012 il Premio Livio Tempesta, con l’intento di diffondere ed esaltare nella scuola la cultura dei valori etici e sociali.
Tale Premio è destinato agli alunni delle scuole primarie, secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado, statali e non che abbiano compiuto significativi ed esemplari atti di bontà e solidarietà oppure che abbiano realizzato interventi di solidarietà e volontariato sul territorio.
Il 21 gennaio 2013 presso la Sala della Protomoteca del Campidoglio, alla presenza di Personalità delle Istituzioni Nazionali e Locali, civili, religiose, militari, della comunicazione e dell’associazionismo è stato consegnato un attestato al merito all’Istituto “F. Grava” di Conegliano per la realizzazione del progetto Pane e Tulipani, una raccolta di generi alimentari e materiale scolastico a favore delle donne senegalesi del territorio.




A ritirare l’attestato al merito l’allieva Lyudmyla Polska della classe III F. Luda, come familiarmente le piace farsi chiamare, rappresentava in questa sede la classe di Multicultura, seguita dalla prof.ssa Nicoletta Piccin, insegnante di alfabetizzazione , insieme alla facilitatrice linguistica dott.ssa Tiziana Zambon.



L’emozione di un viaggio a Roma, il ritiro di un attestato al merito per un progetto che parla di solidarietà possibile anche a 11-13 anni, la consapevolezza di rappresentare un istituto attento alle emergenze del territorio … tutti questi sentimenti insieme hanno trovato espressione nelle seguenti righe che Luda ha scritto:


All’inizio mi sembrava un sogno … non avrei mai pensato di visitare Roma, questa famosa città storica e solo in un giorno.

Una cosa impressionante, sarà per sempre indimenticabile e sarà per sempre nel mio cuore. Ho la speranza di ritornare con la mia famiglia e far loro da guida.
Mi mancano le parole per esprimere quello che ho visto e provato.

Il suono della musica che brilla come uno schizzo nell’arte romana …
quelle immagini dei ragazzi che sperano in continuo; quell’emozione resterà a lungo nell’anima mia.

E’ strano, ma è vero!

I momenti che ho passato in silenzio assoluto mi hanno commosso, mi hanno fatto capire cosa vuol dire la “speranza”.
Voi vi siete mai chiesti cosa significa?
Io sentivo quello che provavano i ragazzi senza possibilità di avere una vita normale, senza delusioni.
Nei loro occhi vedevo il dolore che sopportavano, quella tristezza illimitata di sentimenti, ma il sole illuminava il loro sorriso felice, perché essi sanno che avranno veramente qualcuno al loro fianco, che li sosterrà, che riempirà quei piccoli innocenti cuori di amore e speranze, per sempre.

Vorrei semplicemente ringraziare l’Istituto con un enorme, sincero grazie per questa esperienza così fantastica.
Non ho parole per descrivere le emozioni che provavo ogni secondo, ma posso dire che è una città piena di favola!

Un grazie alla professoressa Piccin che mi ha mostrato la forza e il coraggio con cui bisogna combattere.
Abbiamo fatto un percorso lunghissimo, mi ha sempre sostenuto in questi 3 anni di scuola.
Per me vale molto!

Un “gigante” grazie all’istituto ed ai docenti che mi hanno offerto questa unica e spettacolare possibilità.

Luda