mercoledì 27 novembre 2013

TOC TOC ......

TOC TOC ...... Monte Toc ....... dagli allievi di IIA e IIIE è in arrivo un'interessante recensione sull'uscita didattica alla Diga del Vajont nell'anno del 50esimo anniversario dal terribile evento.
Una giornata da lupi (un freddo, un vento .... per non parlare della neve già presente sulla frana del Vajont) .... ma i nostri giovani leoni delle "Grava" hanno capito che della storia bisogna leggere tutte le fonti .... non solo le ufficiali.

Ecco un breve reportage della classe IIA



La diga del Vajont. 
Una costruzione che avrebbe dovuto portare successo, soldi e benefici, e che è stata invece una catastrofe, una disgrazia, che però così non si può definire, perchè è accaduto tutto per colpa di uomini egoisti senza un minimo di sensibilità e riguardo nei confronti di tutti quei poveri abitanti che hanno perso la vita a causa loro.

Oggi sono cinquant'anni dall'accaduto e, a proposito, noi alunni delle classi II A e III E  abbiamo deciso, con i nostri insegnanti, di approfondire l'argomento.

Per prima cosa abbiamo visto il film “ Vajont” che mostrava com'era successo tutto, dagli errori degli uomini alla morte di quei poveri abitanti innocenti, in particolare quelli di Longarone. Potevamo osservare come i costruttori prendevano in giro la gente e siamo riusciti a leggere negli occhi delle persone la disperazione nel momento in cui videro sopra le loro teste l'onda gigante; ma ancora più forte abbiamo percepito la tristezza e il vuoto di coloro che riuscirono a salvarsi e scoprirono che il loro paese era stato spazzato via in meno di una notte e che quindi avevano perso tutto ciò che di più caro avevano.

E così, sabato 23 novembre, siamo andati in gita al Vajont, dove abbiamo potuto osservare la diga dal vivo. Sinceramente è stato strano, emozionante ma molto toccante trovarsi proprio lì, dove cinquant'anni fa circa duemila persone morirono e dove in meno di venti secondi vennero giù 270 milioni di metri cubi d'acqua che travolsero e distrussero ogni cosa.

Già dal 1900 si stava iniziando a pensare di costruire la diga con Mussolini, perchè quando venne fondata la zona industriale di Marghera e Venezia, c'era bisogno di energia elettrica. Questa zona era abitata da gente povera e la costruzione, inizialmente di proprietà della SADE, sarebbe poi stata venduta all'ENEL, e tutto ciò avrebbe portato un giro di denaro spaventoso. Geologi e ingegneri sostenevano che nessun luogo era più adatto di questo. La diga era inizialmente alta 202 metri e avrebbe dovuto contenere 58 milioni di metri cubi di acqua. Successivamente fu alzata di altri 60 metri fino a contenerne 160 milioni di metri cubi d'acqua. Intanto il terreno cominciava a franare ma sembrava che tutto fosse sotto controllo. L'unica che ha avuto il coraggio di dire la verità è stata la giornalista Tina Merlin che denunciò tutto. Sottoposta ad un processo, fortunatamente, ne uscì innocente. Così il 9 ottobre 1963 alle 22,39 accadde il disastro. 260 milioni di metri cubi di terra si staccarono dalla montagna e precipitarono nell'acqua; l'onda che ne derivò travolse tutto e ciò che è successo oggi è storia.

A cinquant'anni dal disastro, mi chiedo il perchè l'uomo dipenda sempre dal denaro. 
Ebbene sì, la sete di potere e la voglia di ricchezza spingono l'uomo a distruggere la natura, a pensare ai propri interessi e non alla vita delle persone. Ma non è un novità: fin dall'antichità si pensava solo ai soldi. Io spero in un cambiamento profondo, dove si possa capire che la vita, la salute e l'ambiente non hanno prezzo e valgono di più che vivere in una sfarzosa villa cupa e senza felicità avendo ( come in questo caso) migliaia di persone sulla coscienza.

                                            Alessandro e Valentina  (classe II A)
 




....il 4 novembre ho coronato un sogno che mai avrei pensato si potesse realizzare!

Quando senti degli studenti delle Scuole Medie (alias Scuola Secondaria  di Primo Grado)
 pronunciare queste parole "....il 4 novembre ho coronato un sogno che mai avrei pensato si potesse realizzare!" subito pensi che la ragazza in questione sia davanti al palco degli One Direction oppure che il ragazzo abbia tra le mani l'autografo del proprio super-campione di calcio e invece ..... invece .....

.... il 4 novembre u.s. è stata Maddalena Benedet (classe IIIF) a coronare un sogno che mai avrebbe pensato si potesse realizzare quando ha ricevuto il primo premio dell'annuale Concorso Letterario indetto dal Comune di Conegliano in occasione dell'anniversario.

Maddalena confessa: "quella mattina ero emozionatissima perchè avevo l'occasione di partecipare ad una cerimonia importante e perchè potevo essere uno degli studenti premiati. La trepidazione cresceva man mano che il signor Buzzat assegnava i premi, partendo dal quinto classificato. Quando è giunto al secondo, ha saputo creare alcuni attimi di suspense, un'eternità per me, ma alla fine ha svelato il nome del ragazzo che si era aggiudicato il posto d'onore. A quel punto ho capito di aver vinto e, confusa ed incredula, ho ritirato il premio dalle mani del Prefetto. Che gioia! Che soddisfazione! Ho toccato il cielo con un dito!

Ed ora non ci resta che leggere che cosa ne pensa Maddalena relativamente alla storia .....


Concorso Letterario “ 4 Novembre “ – Anno 2013

Qualcuno ha scritto: “ Comprendere la storia aiuta a difendere e a non perdere ciò che ci è stato dato “. Tu che cosa ne pensi.

Conoscere e comprendere la storia è indispensabile perché ci aiuta a difendere e a
non perdere ciò che ci è stato donato dalle generazioni precedenti: la libertà, l’unità,
 i diritti. Tante volte, in passato, mi sono posta delle domande a proposito dei
cambiamenti  e delle conquiste avvenuti nel tempo. L’anno scorso ho studiato
l’Assolutismo e la Rivoluzione francese e quest’anno sto affrontando il Risorgimento
e devo dire che ho cominciato a trovare delle risposte ai miei interrogativi. Certo
non ho ancora una visione completa del quadro storico ma, piano piano, le piccole
tessere stanno trovando una collocazione nel grande mosaico. Giorni fa, leggendo in
 classe il discorso tenuto da Steve Jobs, ai laureandi dell’Università di Standford,
sono rimasta colpita da una frase che si può applicare in più contesti, nella vita
privata di ciascuno ma anche ai fatti storici. Mi riferisco alla frase in cui viene detto
che per “unire i puntini”, cioè per dare senso alle cose non si deve guardare in avanti
ma solo guardarsi alle spalle. Quindi anche i “puntini” che sul momento possono
sembrare insignificanti, con il tempo si possono unire e svelare una verità nascosta.
Con lo studio della storia ho preso coscienza del fatto che dietro tanti diritti ormai
acquisiti e quindi per molti scontati e dietro un’Italia unita, libera, democratica è
nascosto il sacrificio di tanti uomini  e donne che per il bene comune si sono
allontanati dalle loro famiglie e hanno lottato senza scoraggiarsi di fronte agli
insuccessi. Ho fatto conoscenza di personaggi come Mazzini, Garibaldi, Cavour e con
piacere sto scoprendo che i loro nomi sono presenti nella toponomastica cittadina
ma ho capito che i cambiamenti sono stati opera anche di una schiera anonima di
persone etichettate semplicemente come “patrioti”. Purtroppo tutte le grandi
conquiste sono passate attraverso spargimenti di sangue per cui La Dichiarazione dei
diritti dell’uomo e del cittadino non ci sarebbe stata senza la Rivoluzione francese,
l’Unità d’Italia senza le guerre d’Indipendenza, La Dichiarazione universale dei diritti
umani senza la Seconda guerra mondiale e così via, molti altri esempi si potrebbero
fare. A maggior ragione quindi, è giusto rendere omaggio e continuare il lavoro di
chi ci ha preceduto però non a parole ma nei fatti, impegnandoci per difendere la
dignità di ogni essere umano e dimostrando amore nei confronti della nostra patria
come un figlio nei confronti della madre. E direi che la cronaca mette in evidenza
ogni giorno come in entrambi i casi ci sia proprio da rimboccarsi le maniche. 
Concludo citando nuovamente Steve Jobs e la famosa frase  “Siate affamati. Siate
folli “ che poi tanto mi ricorda quella dell’Ulisse dantesco (“Fatti non foste a viver
come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”) perchè mi sembra riassumano
bene l’atteggiamento che ho e che voglio mantenere in futuro, nei confronti dello
studio della storia. 

Maddalena Benedet
Classe III F


Grazie Maddalena per questo bel tema .... abbiamo capito che a 13 anni sono importanti i campioni di calcio e anche gli One Direction, ma non solo .....





Nelle foto  Maddalena accompagnata alla cerimonia di premiazione dalla sua insegnante di Storia, prof.ssa Gabriella Landini e dalla Dirigente Scolastica, prof.ssa Liviana Da Re. 
Immancabile, irrinunciabile, instancabile, onnipresente in ogni rievocazione del glorioso passato 
l'Alpino prof. Luigi (Gigi) Bravin.


martedì 12 novembre 2013

A caccia di TIPI .... strani ....

Caccia al tesoro aperta alla Tipoteca di Cornuda!
I nostri studenti di IIG e IIC hanno dato la caccia ai tesori della tipografia, dei tipi grafici storicamente più antichi da Gutenberg ai giorni nostri.
Johann Gutenberg
1394-1468
inventore della stampa a caratteri mobili


E' certo una bella sorpresa scoprire ancora una volta che ciò che si è studiato in classe con gli insegnanti può prendere forma sotto i propri occhi presso la Tipoteca.

Laboratori di stampa, tirature limitate fotocomposte dai nostri giovani allievi sognando forse un futuro professionale da tipografo? Chi lo sa .... se son TIPI ..... stamperanno!




Leggiamo invece direttamente dalla penna di Bin, un giovane studente della IIG appena arrivato nel nostro istituto, alcune interessanti notizie tecniche sulla Tipoteca, meglio nota come ....
....
"Museo del carattere e della tipografia" di Cornuda
Il museo ha sede a Cornuda, in provincia di Treviso ed è ospitato negli edifici dell'antico canapificio veneto.
La tipoteca è principalmente un luogo di raccolta caratteri di stampa, ma non solo: archivio, museo, officine di restauro e stampa, laboratorio e biblioteca sono le varie realtà dello stesso spazio polifunzionale.
Le officine della Tipoteca sono spazi attrezzati, riservati all'esemplificazione di attività legate alla stampa e alla tipografia in generale, alla didattica, ai laboratori di restauro e alla manutenzione dei macchinari.





Ogni officina si connota per la sua destinazione d'uso e ciascuna è intestata a un eminente protagonista della tipografia italiana.
La placca metallica viene quindi cosparsa di inchiesto e leggermente ripulita, lasciando l'inchiostro soltanto sui contorni delle linee incise.
La placca ed il figlio di carta vengono quindi messi in una pressa per la stampa e la carta assorbe  l'inchiostro. Questo processo può essere ripetuto molte volte con la stessa matrice, tipicamente molte centinaia di volte; questa peculiarità crea molti tipi diversi della stessa stampa.










foto tratte dal sito http://www.tipoteca.it/

Medioevo non pervenuto ... causa maltempo

A malincuore .... i nostri studenti hanno dovuto rinunciare all'esperienza del MedioEvo alla Fiera di Santa Lucia di Piave. Infatti I laboratori  di sabato 9/11 u.s. sono stati annullati causa maltempo.

Peccato .... ci toccherà attendere l'anno prossimo ... intanto i nostri ragazzi di IIG e IIC lo scorso ven 8/11/13 avevano fatto visita alla Tipoteca di Cornuda.

Nel prossimo post una relazione molto tecnica di un giovane studente di II^G neo arrivato alle Scuole Grava.
E se son tipi .... stamperanno :-)

martedì 5 novembre 2013

Oggi tocchiamo con mano il Medioevo .... a Santa Lucia di Lucia di Piave

Sabato 9 novembre 2013 le ns classi prime (1D, 1E, 1F) sperimenteranno dal vivo ciò che stanno scoprendo con i loro insegnanti in classe sul Medioevo visitando la Fiera di Santa Lucia di Piave.



Da parecchi anni le classi prime, che esordiscono il curricolo di storia proprio con il Medioevo, hanno l'opportunità di visitare la Fiera di Santa Lucia.

   

In particolare quest'anno si tratterà della 16a Rievocazione storica dell'Antica Fiera di S. Lucia con figuranti in costume del XIV secolo.


A completare il grande momento della rievocazione storica anche quest'anno ci saranno diversi progetti collaterali tra cui il mercato medievale e soprattutto le mostre nel padiglione Ex-Filanda che i nostri alunni visiteranno accompagnati dai loro insegnanti sabato mattina:
- Mostra elaborati del 9° Concorso Europeo "Scrivere il Medioevo"
- Mostra del 3° concorso fotografico "Nel Medioevo .... con un click"
- Mostra "Dare forma alle idee. L'università e le sue origini" con visite guidate a cura degli studenti dell'ITIS "G. Galilei" di Conegliano



Ad attrarre e coinvolgere l'attenzione dei nostri giovani studenti anche i laboratori:
- Laboratorio di creta, miniature e pittura medievale "Scorci di vita dell'Antica Fiera"
- Laboratorio e mostra "I cartai medievali"

Non ci resta che attendere di conoscere quanto i nostri giovani studenti abbiano apprezzato l'iniziativa. "Divoreremo" con gli occhi i loro reportage sull'esperienza nelle prossime settimane!!!

fonte: foto tratte dal sito www.anticafierasantalucia.com