LA GAZZETTA
DELLE GRAVA
I germani
nella fontana di via Filzi
Nella fontana situata nei pressi della scuola Media
“Grava”, all’incrocio tra via Filzi e viale Istria, si è stabilito un gruppo
di germani reali. Il nome scientifico del germano è Anas Platyrhynchos. La
differenza tra maschi e femmine si nota subito grazie al colore del
piumaggio: il germano maschio ha la testa verde, il collo nero e il corpo
bianco; la femmina invece è tutta marrone.
I germani si sono stabiliti nella fontana perché sono uccelli
acquatici: infatti, sono dotati di zampe palmate per nuotare meglio e
all’estremità della coda hanno una ghiandola per la produzione del grasso,
che spalmato sulle piume, le rende impermeabili favorendo il galleggiamento.
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Alla fontana di via Filzi non hanno molto spazio per
nuotare, ma probabilmente trovano cibo in abbondanza: insetti acquatici e
pezzi di pane che i bambini solitamente lanciano nell’acqua. Le “paperette”
sono infatti un’attrazione per i bambini del quartiere, soprattutto quando
nascono i piccoli. Quest’anno sono nati otto anatroccoli; purtroppo più della
metà sono morti a causa del freddo e, probabilmente, per mano di alcuni
ragazzi che ogni anno si divertono a maltrattarli. Si suppone che l’ultimo
anatroccolo rimasto sia volato via con la madre, poiché entrambi non si
vedono più. Questi uccelli infatti amano volare e nuotare in specchi d’acqua
più grandi.
Lucia Favalessa e Laila
Maset
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22 aprile 2014
LA TRIBUNA DELLE GRAVA
NUOVI
PULCINI DI GERMANO REALE A CONEGLIANO
Questa primavera, nella fontana accanto alla nostra scuola, si sono
insediati alcuni esemplari di germano reale ed
hanno nidificato. Il germano reale è considerato l'anatra più comune,
più amata e più cacciata in tutto il mondo. Essa vive nell'acqua e si sposta sulla terraferma soltanto per nidificare e
riposare.
Proprio per questo motivo gli esemplari da noi
osservati hanno scelto come habitat i dintorni della fontana, dove ci sono
persone che volentieri portano loro del cibo.
In questa specie, che presenta uno spiccato dimorfismo
sessuale, maschi e femmine sono molto simili nell’aspetto, ma differiscono
per il colore delle piume. Il maschio ha la testa con riflessi metallici verdi,
invece il collo e il petto sono di color bruno rossiccio. I fianchi sono grigio
perla, il ventre è bianco, il becco giallo, le zampe arancioni e gli occhi marroni. La femmina ha dei colori che si
mimetizzano bene con l’ambiente circostante: il piumaggio è bruno-grigio ed ha
una banda verde-blu sulle ali. Il becco è grigio scuro.
Le piume sono impermeabili all'acqua, grazie alla presenza
di uno strato superficiale di grasso.
Le coppie si formano nel tardo autunno e si riproducono nella primavera
successiva. Le femmine sono dotate di uno spiccato senso materno. Dopo la
nascita, è solo la femmina a fornire le cure
parentali agli anatroccoli, conducendoli vicino all'acqua e insegnando loro
a nuotare e a nutrirsi fino a quando raggiungono l’età del volo (più o meno
sette settimane).
Gli anatroccoli nati qui erano circa una decina. Alla
nascita erano ricoperti solo di un soffice piumino bicolore; avevano la testa
gialla, petto e ventre gialli, dorso e fianchi marroni con alcune macchie
gialle.
Questa specie è onnivora,
si ciba di tutto ciò che riesce a trovare immergendo il becco sott'acqua o
razzolando sul terreno, come piccoli insetti ma anche biscotti secchi, pane e
pezzetti di cono gelato che vengono lasciati dai bambini che passano nei pressi
della fontana alla fine della scuola.
Un giorno, accompagnati dalla professoressa, ci siamo recati alla
fontana con l'obiettivo di osservare le anatre e i loro piccoli e abbiamo fatto
molte fotografie dei vari esemplari.
Purtroppo la maggior parte degli anatroccoli era già stata
trovata morta nei paraggi della fontana, forse per mano di ragazzi che, volendo
giocare con loro, non li avevano trattati coi dovuti riguardi, o forse uccisi
dai piccioni del luogo che intendevano difendere il loro territorio.
Gli anatroccoli, però, potrebbero anche essere morti a causa
di una sorta di “selezione naturale”, in base alla quale spesso sopravvivono
solo gli individui più forti a scapito dei più deboli.