mercoledì 2 aprile 2014

La classe IIE a spasso per la storia ...... Conegliano Medievale



Le classi a spasso nella microstoria
Sabato 8 febbraio 2014 le classi 2E e  2F hanno visitato Conegliano “tra Medioevo e Rinascimento” accompagnati dalle insegnanti: Scarano, Fontana, Landini, Fornasier e dalla guida Prof.ssa Pasin.
Prima tappa dell’uscita: la Chiesa dei SS. Martino e Rosa. All’interno dell’unica navata abbiamo osservato il pulpito ligneo scolpito con le rappresentazioni dei quattro simboli degli evangelisti.
Recandoci nell’abside ci siamo seduti negli stalli del coro disposto su tre livelli: la parte più bassa, riservata ai giovani monaci, è costituita da semplici panche, il secondo livello formato da una serie di sedili di legno era molto decorato, il terzo livello, riservato ai religiosi più esperti, era provvisto di “sputacchiera”.
Sopra il terzo livello era rappresentata l’Ultima Cena.

 

Uscendo dalla Chiesa e attraversando il Ponte di San Martino, percorrendo il Refosso ove un tempo si trovava l’antico fossato fuori le mura, ci siamo fermati all’altezza della Porta di San Polo detta anche “Porta dei Pidocchi” perché era l’accesso per tutte quelle persone che arrivavano dal contado e, per questo motivo, ritenute “poco pulite”.
Proseguendo verso la Scalinata degli Alpini e salendo attraverso la Galleria Alpago, siamo giunti in Via XX Settembre. In passato era conosciuta con il nome di “Contrada Granda” sostituito dall’attuale in memoria della “Breccia di Porta Pia” (20 Settembre 1870).





 



Uno stretto passaggio sotto il portico del Duomo ci ha condotto in un cortile interno e, attraverso una scalinata, siamo entrati nella “Sala dei Battuti” così chiamata perché luogo d’incontro di una Comunità di flagellanti.
Abbiamo ammirato il soffitto in legno, le pareti affrescate e, alle finestre, i rui (vetri piombati veneziani dell’epoca). Il soffitto originale è decorato con foglie e ha la veneranda età di settecento anni. Le pareti, affrescate da Francesco da Milano, rappresentano scene della Bibbia e della vita di Gesù e sono divise in due parti: una parete con lo stile originale dell’artista, un’altra con copie da stampe tedesche (Dürer).
          


    










Entrando nella “Sala del Capitolo” abbiamo visto una collezione di Arazzi relativi alla storia d’amore tra Davide e Betsabea. Lo stupore è stato grande quando abbiamo scoperto che essi avevano subito un “taglio” al fine di evitare la visione delle scene più piccanti.
Terminata la visita ci siamo recati all’interno del Duomo dove abbiamo potuto ammirare la Pala del Cima e i resti del Beato Ongaro.



                          



La tappa successiva è stata la casa-museo del Cima situata nell’omonima via che abbiamo percorso per raggiungere il Convento di San Francesco. Entrando dalla Foresteria dov’è presente un particolare affresco che rappresenta il Santo piuttosto “paffutello” con le braccia aperte (in segno di accoglienza), abbiamo raggiunto il chiostro interno.




Qui, nel centro, è situato un pozzo in cui sono stati trovati resti dello stampo di una campana, pezzi di vasellame, argenterie varie. Al primo piano, in luogo dell’attuale Aula Magna, c’era il Tribunale della Santa Inquisizione dov’ è stata emessa la condanna a morte per il pittore Riccardo Perucolo giustiziato sul rogo nella Piazza del Mercato il 20 marzo del 1568.
All’esterno il “Brolo” (orto dei monaci) dove sono presenti vari tipi di piante e si possono ammirare i resti delle mura scaligere e il fossato oltre ad uno splendido panorama della città.
Segnaliamo, a questo proposito, una curiosità: pare che, in epoca moderna, le pietre delle mura crollate dentro il fossato siano state utilizzate per costruire la massicciata della moderna ferrovia.

    
La Classe II E



Nessun commento:

Posta un commento