martedì 4 novembre 2014

3^D chiama Bloggy, 3^D chiama Bloggy .... report in arrivo

Come promesso la classe 3^D dopo l'uscita al Montello capitanata dal prof. Bravin ha inviato a Bloggy report e foto di un'esperienza davvero speciale ..... dal gelido vento del Monte Pizzoc nei primi giorni di questo tardivo autunno fino alla deviazione dal Bus de la Lum causa caduta alberi ... una vera avventura!!!!

Mercoledì 22 ottobre, noi alunni della classe 3°D, assieme alla classe 3°F siamo andati in una uscita didattica in Cansiglio, sul Pizzoc. Siamo stati accompagnati dalle prof.sse di Matematica/Scienze delle due sezioni, dalla nostra professoressa di Spagnolo e dagli insegnanti di Sostegno delle due classi. L’intera uscita è stata guidata dal Professor Gigi Bravin, un docente laureato in geologia, ora in pensione,  che ci ha illustrato la zona.
Lo scopo di questa uscita era quello di mostrarci la struttura del nostro territorio sotto un profilo geologico. 



Una volta scesi dalla corriera, che ci ha portati fino alla cima del monte Pizzoc, abbiamo visto il Col Visentin, la Marmolada, i Colli Euganei, i colli Berici,  Bibione, Marano e la sua laguna in lontananza, la laguna di Venezia, un accenno degli Appennini Emiliani, il Monte Cavallo, il Monte Schiara. Inoltre la nostra guida ci ha raccontato che anni fa c’era un ghiacciaio che partiva da Belluno e arrivava a Vittorio Veneto, sciogliendosi ha provocato numerose frane i cui detriti hanno ostruito il passaggio del fiume Piave dal quale si sono formati il lago di Santa Croce e il laghi di Revine. Un tempo questi ultimi erano un unico lago ma poi la porzione più occidentale si è prosciugata e la terra è stata bonificata; si sono quindi formati due laghi che si chiamano lago di Santa Maria e lago di Lago.

Lungo il tragitto ci siamo imbattuti in un cumulo di massi. Si trattava della marna che è usata per fare il cemento. Una volta veniva estratta dallo spazio grande che abbiamo visto vicino al posteggio del pullman e tramite una teleferica veniva portata nelle fabbriche di Vittorio Veneto dove veniva macinata, cotta e macinata nuovamente, insacchettata e portata nei vari cantieri edili. Dopo un breve tragitto siamo arrivati alla gola di Vittorio Veneto e lì il professor Bravin ci ha illustrato tutto il sistema delle centrali idroelettriche costruite dall’Enel. L’acqua dal fiume Piave  andava a finire nel Livenza, tramite una serie di passaggi che coinvolgevano 6 Centrali idroelettriche ed altrettanti laghi. I contadini però si sono arrabbiati perché non avevano abbastanza acqua per poter irrigare i campi. Così dal fiume Livenza hanno creato una conduttura che riporta di nuovo l’acqua nel Piave. Per un contratto esistente una parte di quell’acqua viene riversata nel fiume Monticano alle Tre Acque.    
Dopo questa spiegazione ci siamo diretti verso la faggeta del Cansiglio, molto nota in tutto il Paese. Qui infatti i Dogi della Repubblica di Venezia utilizzavano i faggi per costruire i remi delle zattere. Gli alberi da tagliare erano selezionati con cura: venivano tagliati i più vecchi e fatti crescere i più giovani e su quelli da abbattere veniva praticata un’incisione. Se anche uno di questi faggi veniva tagliato in modo superfluo i Dogi facevano l’uccidere l’artefice dello spreco del prezioso legname.


In questa faggeta, dai tronchi alti e allineati, abbiamo trovato licheni fruticosi in abbondanza. Essi vengono utilizzati come base per profumi maschili per il loro odore amaro molto intenso. Nella prima guerra mondiale questo tipo di lichene  veniva usato anche nelle zuppe: per non percepire troppo il sapore amaro venivano fatti bollire tre volte e ci impiegavano tre giorni per preparare il piatto il cui risultato non era comunque molto soddisfacente. Oggi vengono utilizzati anche in erboristeria per i loro effetti benefici. In Lapponia è pieno di licheni infatti li l’aria è molto più pulita, mentre se andiamo in cerca di licheni a Conegliano sono molto rari da trovare in alcune zone del centro, e sono molto piccoli e di un colore verde giallastro spento.
La nostra professoressa ci ha anche parlato di un altro tipo di lichene: la Letharia Vulpina. Essa è di colore verde/giallo acceso. Nell’antichità veniva utilizzata come veleno per le volpi. Questo lichene cresce in alta montagna, e non siamo riusciti a vederlo, ma anche se lo avessimo visto non lo avremo potuto raccogliere, infatti è una specie velenosa.
Un altro lichene di cui ci ha parlato la professoressa è la Lobaria Pulmonaria, chiamata così perché assomiglia ad un polmone. E’ una specie protetta.
  Lichene “Letharia Vulpina”    

  Lichene “Lobaria Pulmonaria”        

 Lichene “Fruticoso”


                           
Dopo  tutto ciò siamo andati a mangiare alla Crosetta. Purtroppo non abbiamo potuto visitare il Bus de la Lum a causa di alcuni tronchi caduti sulla strada per via un nubifragio verificatosi la sera prima. Nonostante tutto la nostra guida ce ne ha parlato. Ha detto che il  nome “Buco della Luce” in dialetto locale “ Bus de la Lum” è tale perché nell’antichità l’uomo, che non conosceva ancora le leggi della fisica, ha notato che la luna sembrava spuntare da quel buco. Si è inoltre appurato che il Pozzo dei Bellunesi è in realtà costituito da più pozzi comunicanti, motivo per cui si è deciso di denominare l'intero complesso speleologico come "Bus de la Lum - Pozzo dei Bellunesi". Esso è tristemente noto per i tragici eventi avvenuti durante la seconda guerra mondiale. L'inghiottitoio fu infatti utilizzato dai partigiani come fossa dove vennero gettati soldati della Repubblica Sociale Italiana, militari tedeschi e molti civili inermi, spinti all'interno con i polsi legati con il fil di ferro rinserrato con le pinze.
Complessivamente l’uscita didattica mi è piaciuta molto, e secondo me lo scopo è stato parzialmente raggiunto perché non abbiamo avuto modo di visitare il famoso Bus de la Lum. Inoltre non sono riuscita ad ascoltare tutto perché un gruppetto della classe 3°D doveva camminare assieme ad un nostro compagno disabile in modo da far partecipare anche lui all’uscita, ma avendo un passo più lento di quello degli altri rimaneva indietro. Per il resto le cose apprese mi sono sembrate molto interessanti.

                                                                       Quinto Isabelle 
                                                                      3D

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